Stefano Benvenuto, legale della ragazza che ha accusato Leonardo Apache di violenza sessuale, ha commentato sul prossimo processo.
Il caso di Leonardo Apache La Russa è ormai noto: il figlio del presidente del Senato avrebbe, secondo quanto confessato dall’accusatrice, violentato una ragazza dopo averla drogata. Oggi è intervenuto per la prima volta il legale della diretta interessata, Stefano Benvenuto, pesantemente criticato negli ultimi giorni dal punto di vista politico. “Non ho nulla contro il presidente del Senato, contro suo figlio, contro Fratelli d’Italia – ha commentato l’avvocato -. A me e alla famiglia della ragazza interessa solo che se c’è stata una violenza sessuale, sia accertata la verità“.
La verità in questione sarà da ricercare nelle ore della nottata compresa fra lo scorso 18 e 19 maggio: data in cui sarebbe avvenuto la stupro. Dopo aver passato la serata all’Apophis Club, locale del centro di Milano, il figlio di Ignazio La Russa, avrebbe portato la ragazza a casa e avrebbe avuto un rapporto sessuale non consensuale con lei.
I messaggi all’amica
Molti dei fatti che sarebbero accaduti quella notte sono racchiusi nei messaggi inviati dalla ragazza ad un’amica al momento del suo risveglio a casa di Leonardo Apache, in cui ha avuto anche un breve incontro con il presidente del Senato.
Lei non ricorda quasi nulla di quanto successo ma, oltre alla droga che La Russa Junior le avrebbe messo nel bicchiere, va anche detto che in quella chat si leggono conferme di consumo di cocaina da parte delle due ragazze durante le ore passate all’Apophis. Le sostanze stupefacenti sono state rinvenute nel suo sangue anche dalle successive analisi dei medici.